Venerdì 29 aprile con una bella giornata di vento e sole ci siamo trovati alla sede dell’Antares,
operatori, volontari, ragazzi e familiari, tutti con gli zainetti pieni di cibarie entusiasti all’idea di andare all’Oasi di Cervara.
Con i potenti mezzi e gli esperti autisti della cooperativa siamo arrivati a Quinto di Treviso e subito all’Oasi, siamo stati accolti dalle guide del parco.
Accompagnati da Elisabetta, una giovane, bella e brava guida, abbiamo visitato un antico mulino di cui si vedono subito le grandi pale mosse dalle abbandonati e trasparenti acque del Piovega.
Un edificio composto da una sala con affreschi, una scala e un soppalco, era la sede del mulino.
Dal soppalco il mugnaio versava le granaglie in una condotta che portava a grandi macine di pietra dove venivano ridotte a farina. Anche i veneziani si servivano di questo mulino, navigando lungo il Sile, preziosa via d’acqua.
Abbiamo visitato un casone costruito con pali di ontano e le canne secche del canneto.
Abbiamo visto le cicogne e i loro grandi nidi costruiti sopra alti pali e sentito il loro canto eseguito battendo i lunghi e forti becchi, un suono quasi metallico.
La nostra guida ci ha fatto conoscere l’ontano, una pianta che vive anche in mezzo all’acqua e il salice che lascia cadere in goccioline come pioggia l’acqua che la pianta assorbe in eccesso dal suolo. Camminando per i sentieri e sui ponticelli lungo i canali, abbiamo visto le nere folaghe con i piccoli, le anatre, i cigni, le ninfee gialle e bianche, le tartarughe d’acqua e quelle di terra, tanti fiori e piante.
Molte sono state le domande alle quali la guida ha risposto in modo chiaro ed esauriente.
Abbiamo pranzato all’aperto sotto i gazebo, condividendo i nostri manicaretti, ridendo e chiacchierando, guardando i grandi aerei in atterraggio nel vicino aeroporto di Treviso e godendoci il tepore del sole e abbiamo terminato con un ottimo dolce.
Poi, capitanati da Loris, siamo partiti per un’altra bella passeggiata nel verde e raggiunte le rive del Sile, vista la strada e alcune case, superato un verde prato e un bell’edificio nel quale Sandro si è ricordato che aveva fatto un spettacolo teatrale con Vasco Mirandola, il Don Chichotte, siamo tornati per il rientro a casa.
E’ stata una giornata ricca di belle scoperte in mezzo alla natura, all’aria pulita, alla musica dell’ acqua, una giornata di piacevoli relazioni tra noi tutti con le confidenze favorite dal tempo del viaggio, del pranzo e del camminare insieme. Siamo tornati contenti e rilassati per lo spettacolo visto e per il piacere di aver approfondito la conoscenza tra di noi.
Carmela e Giovanni Bettella, centro diurno Antares